L'intero settore negli Uk muove un indotto di circa 1,76 miliardi di sterline con 85.000 posti di lavoro coinvolti.
In Inghilterra si chiede a gran voce un intervento normativo a tutela del comparto live e più nello specifico riguardo al settore dei festival musicali. Dopo che in Germania, Austria e ora anche in Olanda il governo ha previsto una tutela forte in soccorso ad eventuali cancellazioni durante l'estate del 2021, anche la Commissione per il Digitale, Cultura, Media e lo Sport (DCMS) ha scritto al cancelliere del tesoro britannico per sollecitare un intervento concreto e un piano assicurativo sostenuto dal governo riferito ai concerti e ai festival. Se così non fosse la stagione sarebbe a forte rischio.
Nel 2020 le perdite del settore sono state imponenti e anche le assicurazione ci hanno rimesso cifre importanti dovute ai risarcimenti conseguenti alle cancellazioni degli eventi. I rimborsi sono stati maggiori rispetto al totale dei premi sottoscritti e versati dai vari organizzatori. In questo scenario il comparto assicurativo non sarà disposto a stipulare nuove polizze prima del 2022 e per questo la garanzia dello stato sarà un elemento imprescindibile per la ripartenza.
Una bella gatta da pelare visto anche che l'intero settore negli Uk muove un indotto di circa 1,76 miliardi di sterline con 85.000 posti di lavoro coinvolti.
Speriamo che i provvedimenti adottati da Germania, Austria e Olanda possano far prevedere un normativa comunitaria a protezione di un settore strategico e che condiziona sensibilmente anche il turismo e un vasto indotto fatto di professionalità e infrastrutture. I tempi comunque sono molto stretti e se entro marzo 2021 non si procederà con provvedimenti seri, difficilmente l'estate dei Live si salverà!